FIAMMA VIVA: il nuovo lavoro di To Let curato da CHEAP per la Casa delle Donne di Bologna

Fiamma Viva, l’intervento di arte pubblica realizzato da To Let e curato da CHEAP per la Casa delle Donne per non subire violenza di Bologna, nasce insieme al rinnovo di un alleanza.

C’è un filo rosso che lega lo storico centro antiviolenza di Bologna, il progetto di arte pubblica e il duo di artiste: e quel filo rosso è il femminismo.

La casa delle donne svolge un ruolo vitale: lo affermiamo senza retorica perché l’infaticabile attività di questo centro antiviolenza assicura alle donne un’uscita da contesti di violenza di genere che nel nostro paese hanno come esito il femminicidio – la Casa delle Donne di Bologna salva delle vite e sostiene chi la attraversa nel recupero della propria autonomia così come della propria autodeterminazione.

CHEAP da anni interpreta l’arte pubblica anche come luogo di lotta: lo fa partendo dalla premessa le città che abitiamo, esattamente come le società che le strutturano, producono meccanismi di privilegio e esclusione a partire dal genere, dalla razza e dalla classe. L’impegno del progetto di arte pubblica con base a Bologna si traduce in un’azione di conflitto sul piano del simbolico per dare spazio a narrazioni contro egemoniche e per ridefinire i paradigmi delle figurazioni culturali attraverso lo strumento dei linguaggi visivi contemporanei: quei poster che da anni si stratificano sul paesaggio della città rivendicano nuovi immaginari e agiscono una riappropriazione dello spazio urbano per comunità e soggettività spesso estromesse dalla conversazione pubblica.

To Let sono da anni interpreti di questo immaginario, fatto di corpi eccentrici, di oggetti parasemiotici, di gesti imprevisti: la loro capacità di stare nello spazio ed interpretarlo attraversando la dicotomia tra privato e pubblico, le ha portate a sperimentare tecniche e contesti differenti, spaziando dai wall in strada e dal paste up nell’ambiente urbano agli interni di gallerie e istituzioni culturali. Oggi tornano in strada intervenendo sulla pavimentazione dei giardini Francesco Lorusso, un parco dedicato alla memoria di un’attivista politico che richiama forte l’intersezione con altre lotte.

Con questa geografia di mani che reggono il filo rosso delle nostre lotte, celebriamo oggi i 30 anni della Casa delle Donne: lo facciamo rilanciando l’idea di una trama comune da tessere, in un gioco della matassa che coinvolga una pluralità di soggetti che con sguardi diversi si riconoscono nella prospettiva intersezionale del trans-femminismo – oggi più che mai Fiamma Viva.

 

Bologna, 25 Novembre 2021

 

la gallery di foto è di Margherita Caprilli

 

FIAMMA VIVA